Questo volume tratta di due temi – la violenza domestica e la responsabilità per i danni endofamiliari – apparentemente distanti fra loro, ma invece accomunati da un dato: il palesarsi della famiglia come specifico terreno di conflitto, un conflitto relativamente nuovo e insolito per il diritto, poiché non riguarda soltanto la fase patologica del sistema degli status, ma investe direttamente i rapporti – intergenerazionali e di genere – fra i membri della famiglia in quanto individui e i loro diritti fondamentali.
Si tratta dunque di profili tradizionalmente non ricompresi nelle trattazioni di diritto di famiglia, nelle quali è la logica della comunità eretta sugli status a dominare.
L’emersione del dato del conflitto come elemento non eccezionale ma tendenzialmente strutturale all’interno della comunità familiare rompe la narrazione corrente e conduce a riconsiderare i rapporti endofamiliari e i ruoli istituzionalizzati dal diritto, ribaltando il tradizionale quadro della famiglia come comunità irenica, isola che il diritto deve regolare con cautela.