A due anni dalla sua entrata in vigore, il Codice della Crisi viene nuovamente “ritoccato” con un intervento che non è di puro maquillage.
Il terzo correttivo nasce, oltre che per tener conto degli stringenti impegni che l’Italia ha assunto con il PNRR, con lo scopo di far fronte alle criticità e ai dubbi interpretativi e applicativi emersi tra gli operatori nella fase di prima applicazione del Codice della Crisi, nonché al fine di emendare quelle disposizioni in cui sono stati riscontrati errori materiali o rispetto alle quali è emersa la necessità di aggiornare i riferimenti ad altre norme del Codice.