Negli ultimi tempi la gestione del rapporto tra fisco e contribuente è stata rivoluzionata, puntando ad un modello di collaborazione che favorisca al massimo l’adempimento spontaneo degli obblighi tributari; l’istituto del ravvedimento operoso è applicabile senza limiti di tempo e a prescindere dalla circostanza che la violazione sia già stata constatata o che siano iniziate ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di accertamento.
Il ravvedimento permette di regolarizzare errori ed omissioni beneficiando di uno sconto sulle sanzioni, che può variare da 1/10 del minimo (ravvedimento entro trenta giorni) ad 1/5 del minimo (ravvedimento dopo la consegna del PVC).
Le principali novità in tema di ravvedimento riguardano:
- i nuovi codici tributo, istituti tramite la Risoluzione n. 12/2023 e la Risoluzione n. 18/2023, riguardanti il versamento degli interessi e sanzioni, e delle ritenute esposte nel Mod. 770;
- la possibilità di fruire della definizione agevolata introdotta dalla Legge di Bilancio 2023 (commi da 166 a 173), riguardante la regolarizzazione di violazioni di natura formale, commesse fino al 31 ottobre 2022.
La pubblicazione, anche attraverso esempi di calcolo e versamento, propone un’analisi dettagliata della disciplina del ravvedimento operoso, descrivendo in modo approfondito l’applicazione pratica dell’istituto in riferimento alle diverse imposte (imposte dirette, IVA, IMU, ecc.), tenendo conto dei chiarimenti diffusi dall’Agenzia delle Entrate.
Viene, inoltre, analizzata l’applicabilità della disciplina del ravvedimento in materia di fatturazione, corrispettivi telematici, crediti d’imposta.
Una specifica sezione è dedicata alla regolarizzazione delle violazioni in tema di locazioni, variabili a seconda del tipo di imposizione applicata (tassazione ordinaria o cedolare secca).