Il volume propone un’analisi della disciplina del concordato preventivo biennale.
Il Titolo II del Decreto legislativo in materia di procedimento accertativo introduce infatti l’istituto del concordato preventivo biennale per i contribuenti di minori dimensioni, titolari di reddito di impresa e di lavoro autonomo, residenti nel territorio dello Stato. A tal riguardo, nell’ottica di una proficua collaborazione tra fisco e contribuenti, l’Amministrazione finanziaria formula una proposta di concordato per la definizione biennale del reddito derivante dall’esercizio di impresa o di arti e professioni rilevante ai fini delle imposte sui redditi e IRAP; l’adesione al concordato non produce effetti ai fini IVA.
Diversamente, per i contribuenti forfettari la proposta dell’Amministrazione finanziaria è limitata al solo periodo d’imposta 2024.
L’accettazione da parte del contribuente della proposta comporta l’obbligo di dichiarare gli importi concordati nelle dichiarazioni dei redditi relative ai periodi d’imposta oggetto di concordato.
Gli eventuali maggiori o minori redditi effettivi, rispetto a quelli oggetto del concordato, non rilevano ai fini delle imposte sui redditi, dell’IRAP e dei contributi previdenziali INPS, mentre rilevano ai fini delle agevolazioni fiscali.
La trattazione è aggiornata con le previsioni del Decreto correttivo, che fra le numerose disposizioni di rettifica ha introdotto la tassazione incrementale agevolata, differenziata tra soggetti ISA e forfettari.
Infine, seguendo il tradizionale stile Seac, nella pubblicazione sono presenti schemi e tabelle riassuntive oltreché numerosi esempi con l’obiettivo di spiegare i risultati della proposta del fisco.